GARMIN GPSMAP™ E RELITTO DI SCALEA

GARMIN GPSMAP™ E RELITTO DI SCALEA

Garmin GPSMAP™ e relitto di Scalea

Dopo giorni di attesa e conferenze in giro per l’Italia , finalmente è arrivato il momento di installare il nuovo GPSMAP 1020xs con modulo GVC 10 . È difficile descrivervi in poche righe la potenzialità di questo sistema. Le nuove funzioni Garmin SideVü e DownVü accopiate alla VERA tecnologia CHIRP rappresentano l’essenza della perfezione ! Ho navigato alla massima velocità vedendo delle rocce che si trovavano sui lati di dritta e di sinistra della mia imbarcazione a 200 metri di distanza con un pulizia dello schermo e un dettaglio impressionanti! Non credevo ai miei occhi . Fino a quando ho voluto testare un posto che conoscevo perfettamente, un relitto a poche miglia di distanza dai miei punti pesca, uno spot dove andavo a fare delle immersioni , che posso affermare conoscere quasi a memoria . Come potete vedere dalle foto il dettaglio e la definizione sono impressionanti , guardate i due alberi. Sono alle prime fasi di questa tecnologia ma ogni giorno che passa riesce a stupirmi sempre più.

 

 

Dopo la presentazione in anteprima italiana al PESCARE SHOW di Vicenza della nuova tecnologia Garmin DownVü e SideVü e la conferenza al BIG BLU di Roma ho installato sul mio Al Custom 21 la nuova strumentazione GPSMAP™ 1020xs con modulo GVC™ 10 ClearVü con la tecnologia CHIRP DownVü e SideVü è uscito per una dimostrazione pratica nelle acque della costa occidentale della Calabria e il risultato di queste prime prove in mare è quello che vedete di seguito.

Mentre navigavo davanti alla costa di Scalea si è improvvisamente materializzata sull’LCD del mio Garmin 1020xs nella schermata inferiore del SideVü, cioè la visione laterale all’imbarcazione, la sagoma chiarissima di un relitto su un fondale di fango uniforme a circa 70 metri dalla rotta percorsa dalla barca che si può chiaramente individuare con la striscia netta centrale gialla. Non volevo credere ai miei occhi e ho impiegato un bel po’ a riprendermi dalla sorpresa per quella visualizzazione inaspettata e non cercata.

Dopo essermi avvicinato ed aver settato lo strumento ho potuto davvero “ritrarre con qualità fotografica” il relitto del Lillois che tante volte avevo esplorato durante mie precedenti esperienze subacquee con le bombole, ottenendone immagini con una definizione davvero incredibile, si notano le coffe e persino altri particolari del castello di poppa nella schermata che segue dove si individua perfettamente lo scafo adagiato sul fondale a 63 mt.

Vi elenco a caldo le note positive che ho riscontrato al primo giorno di utilizzo:

  1. Lo strumento visualizza la registrazione dall’alto verso il basso e la linea gialla rappresenta la scia della nostra imbarcazione.
  2. Ho navigato alla massima velocità vedendo delle rocce che si trovavano sui lati di dritta e di sinistra della mia imbarcazione a 200 metri di distanza con un pulizia dello schermo e un dettaglio impressionanti!
  3. Con una semplice operazione è possibile salvare il punto che ci interessa, anche se questo è distante dalla nostra posizione, il tutto senza passarci sopra.
  4. Tutto questo grazie alla nuova tecnologia Garmin che permette di scandagliare lateralmente.
  5. Inutile rimarcare che questo contribuirà a far risparmiare, miglie percorse, carburante, ore di navigazione.

 

Cenni Storici  – il Relitto del Lillois

 

lillois-1

Si tratta di un piroscafo a vapore, lungo 106,5 m. e largo 14 m., di 3.681 t., costruito in Inghilterra nei cantieri C. Connel & Co. per la Compagnie Des Bateaux à Vapeur du Nord. La nave da carico  fu varata nel 1910 con il nome di “Student”e, in seguito, passò sotto bandiera francese e prese il nome di “Lillois”. Catturato dai tedeschi nella II G.M. navigava il 28 marzo 1943  in convoglio assieme al vapore Nantaise scortati entrambi dalla torpediniera italiana Sirio al largo della costa tirrenica calabresequando alle ore 11,46  fu silurato dal sommergibile inglese Torbay. L’ Lillois affondò in poco più di un ora e l’equipaggio fu salvato dai pescatori della costa di Scalea accorsi in soccorso. Ora è meta di immersioni subacquee  di diverso livello dalla quota –36 dove si trovano le cime delle coffe sino a quelle più profonde a – 55 del ponte e  della stiva  oltre che di pescatori sportivi che qui insidiano cernie, dentici e ricciole.