Coronavirus, da Lunedì 4 Maggio è concessa la pesca sportiva e ricreativa: i chiarimenti del Governo e le norme da rispettare

Il Governo ha dato importanti chiarimenti sull’argomento pesca: tutto quello che c’è da sapere, quali sono le normative e il discorso autocertificazione

Buone notizie per gli amanti della pesca. In seguito al Dpcm annunciato dal Premier Giuseppe Conte, entrato in vigore dal 4 maggio su tutto il territorio nazionale, sono state annunciate diverse novità che riguardano lo sport e più in generale le attività sportive. Nel corso della Fase 2 valgono dunque nuove disposizioni che consentono di svolgere individualmente, attività sportiva o attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Queste riguardano ovviamente anche la pesca, un argomento su cui inizialmente c’è stata poca chiarezza e ha creato per questo confusione tra gli appassionati. Secondo quanto spiegato dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, il Governo ha incluso nella definizione di “pesca sportiva” anche la pesca ricreativa. E per pesca sportiva / ricreativa si intende l’attività subacquea e quella in barca. Ovviamente in questo periodo di emergenza sanitaria legato al Coronavirus, come per ogni altra attività, è necessario rispettare alcuni rigorosi paletti, soprattutto quelli sul distanziamento sociale, sia per la pesca da riva che da barca.

Il chiarimento è stato fornito anche dalla FIPSAS, che comunica così sul proprio sito ufficiale: “Tutte le ordinanze regionali al momento emanate assumono questo principio definendo la pesca sportiva come un’attività sportiva. Il Coni ha, inoltre, inserito la pesca sportiva tra le attività sportive che presentano rischio di contagio zero nella memoria consegnata al governo. Se ne deduce che la pesca sportiva possa essere praticata, secondo le modalità di cui sopra -salvo diverse disposizioni regionali- da tutti coloro che sono in possesso della licenza di pesca, per quanto riguarda le acque interne, o che hanno effettuato la comunicazione obbligatoria al MIPAAF, per quanto riguarda la pesca in mare, con possibilità di movimento all’interno della propria Regione”.

Inoltre alla luce di quanto riportato sul sito del MIPAAF Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, “la pesca sportiva è qualificata come un’attività sportiva praticata per divertimento nel tempo libero, senza finalità commerciali e con l’impiego di un numero limitato di attrezzi quali canne, fili e ami”.

Fase 2, è consentita la pesca sportiva: le faq del Governo

L’argomento è stato molto discusso. Il Governo per questo ha chiarito con alcune faq se serve o meno l’autocertificazione per fare attività sportiva all’aperto e se la pesca sportiva rientra tra le attività sportive.

E’ possibile fare pesca sportiva?
“Si, è possibile in quanto rientra nell’ambito delle attività sportive individuali, che sono consentite. Devono comunque essere seguite le regole generali valide per ogni attività sportiva e per gli spostamenti”.

E’ necessario portare con sé un modello di autocertificazione?
“Non è necessario. L’autocertificazione può essere compilata se richiesto dalle autorità che effettuano il controllo”.